4c) Successione delle triadi tonali principali ed accessorie - Schönberg


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Da "Manuale di armonia"
IV - Successione delle triadi tonali principali ed accessorie

Per ben collegare gli accordi tra loro bisogna soddisfare alcune condizioni, che qui non illustriamo però in forma di leggi o di regole (come si è più volte ripetuto), ma di indicazioni. [...]
La prima di queste indicazioni è di fare, collegando le parti, solo ciò che è strettamente necessario al collegamento degli accordi: ciò significa che ogni parte può muoversi solo quando deve muoversi, e allora farà il movimento più piccolo possibile, che permetterà alle parti di fare, a loro volta, un piccolo movimento. [...] Ne deriva che, quando due accordi successivi hanno un suono in comune, questo rimarrà nel secondo accordo nella stessa posizione che aveva nel primo, cioè «resterà fermo». Per semplificare ancor più le difficoltà sceglieremo, per le prime successioni, solo accordi che abbiano in comune uno o più suoni (le triadi non possono comunque avere più di due suoni in comune tra loro), tenendo fermi, come legame armonico il suono o i suoni in comune. La seguente tabella indica gli accordi adatti alla successione, con il presupposto che abbiano dei suoni in comune (i numeri romani indicano i gradi della scala):
Come si vede ogni grado ha un legame armonico con tutti i gradi della scala, ad eccezione di quello che immediatamente precedente e di quello immediatamente successivo. Cosa questa ovvia [...] le fondamentali di due gradi vicini (ad esempio do e re) sono a distanza di un tono; ne consegue che le terze (mi e fa) e le quinte ( sol e la) sono a distanza di un tono e non ci può essere nessuna nota in comune. Invece gli accordi le cui fondamentali sono a distanza di quarta o di quinta hanno un suono in comune, e quelli che hanno le fondamentali a distanza di terza o di sesta ne hanno due. 
In questi primi esercizi la fondamentale va considerata sempre come il suono più basso dell'accordo, cioè va data al basso [...] L'allievo deve evitare l'incrocio delle parti [...] La maniera più facile per evitare errori nella disposizione degli accordi è di rispondere successivamente a queste domande:
  1. Quale nota va data al basso? (La fondamentale, il grado di base)
  2. Quale al soprano? (Ottava, quinta o terza a seconda che si scelga posizione d'ottava di quinta o di terza.)
  3. Che cosa manca? (La nota o le note mancanti vengono disposte in modo da ottenere la posizione prescelta, stretta o lata.)
Per eseguire il collegamento l'allievo farà bene a chiedersi:
  1. Quale nota è la fondamentale? (Attenzione: da dare al basso.)
  2. Quale è il legame armonico? (Resta fermo.)
  3. Quali note mancano?
Sempre per evitare errori, che illustreremo più avanti, nell'accordo iniziale raddoppieremo, almeno nei primi esercizi, sempre e solo all'ottava. [...]
In base alle domande poste sopra, ecco come si presenterà la successione I - III:
  1. nota al basso (III grado): mi;
  2. legame armonico: mi e sol (restano fermi al soprano e contralto);
  3. la nota mancante è il si, ed il tenore scende dal do al si
In base a questo modello l'allievo si eserciti ora a collegare anche gli altri gradi con gli accordi indicati nella precedente tabella [...]

A. Schönberg 


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